Le compensazioni corporee sono un sintomo di storture e di dolori vari.
In casi di normalità ti permettono di fare la stragrande maggioranza di cose nel quotidiano senza sentire troppa fatica o dolore, in caso di esigenze particolari, ad esempio se abbiamo subito un intervento o avuto un incidente, temporaneamente no.
Quando si tratta una persona applicando soltanto delle tecniche o delle routine, senza guardare ai suoi bisogni reali e personali, perdiamo il significato profondo che sta alla radice dello Shiatsu.
Per esempio, non dovremmo parlare di mal di schiena ma del valore che ha il mal di schiena per ogni singola persona.
Perché si origina, cosa lo determina, di cosa ha bisogno quell’individuo, cosa realmente vuole manifestare.
O ancora, se una persona ha subito un incidente e una parte del corpo si rompe dev’essere ingessata e restare a riposo, altrimenti si inficia il processo di riparazione e saldatura. Dopo che il corpo ha fatto quel processo si potrà fare terapia per riprendere il movimento nella maniera adeguata ma sempre guardando alla persona, accompagnandola e non applicando dei protocolli fissati a priori.
Bisogna accompagnare attraverso lo Shiatsu, permettere nuove condizioni di espressione corporea, di movimento, di abitare lo spazio e le abitudini.
Bisogna dare tempo attraverso lo Shiatsu per ambientarsi al nuovo senza tornare alle solite compensazioni.
Imparare grazie allo Shiatsu che possono esserci infinite strategie diverse per ogni essere umano.
Giada Staffetta
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