Era una notte di pioggia a catinelle
andavo in giro senza… l’ombrello…
quando ad un tratto vidi un cimitero, com’era buio com’era nero …
e chissenefrega per una mano trovo un riparo.
E saltellando tomba dopo tomba, vidi …
Un nano pelato e barbuto accovacciato su di una lapide, occhi chiusi, viso beato, gioioso nel suo stare seduto a prendere acqua.
Pover’uomo, rischierà di raffreddarsi seduto li tutto solo al freddo e al gelo.
“Scusi buon uomo, ma … sta piovendo.”
Il nano apre un occhio, mi guarda e seraficamente risponde : “Lo so.”
“Si, ma, piove abbastanza forte, si sta bagnando tutto.” (E io con lei!)
“La pioggia non mi bagna.”
“Si! E il vento non l’ asciuga. Infatti non è zuppo fradicio.” (Ok sono al cospetto di un sommo pazzo.)
“Siedi con me.”
“Scusi come?! Guardi io cerco solo un riparo dalla tempesta, sa vorrei evitare di prendere un malanno, magari dovrebbe farlo pure lei …”
“La tempesta è solo dentro di te.”
(AUG! Grande nano indiano ha parlato.)
“Senta io avrò pure una tempesta dentro, ma fuori non è che stiamo messi meglio.
Vede quelle luci nel cielo? Lampi.
Sente quel forte frastuono che segue la luce? Tuoni.
Percepisce quel senso di umido e bagnato che la pervade lungo tutto il corpo? PIOGGIA!”
“Siedi.”
(Ok, mai discutere con un pazzo, hai visto mai che già che sono in un cimitero mi ci fa restare.)
“Mi faccia posto, rimango giusto un pò.”
“Trova il tuo posto e siedi.”
(Va bene respiriamo profondamente e manteniamo la calma, evitiamo polemiche inutili e sediamo sotto la sua lapide …
Aaaah che bello! Sto seduta e mi bagno in silenzio. Si è davvero una bella serata. La sognavo da tempo.)
“Fai troppo rumore.”
“SCUSI!? Veramente non sto parlando a malapena respiro.”
“La tua mente fa troppo rumore per un essere che non respira e non porta ossigeno al cervello”
(Nano bastardo.)
“Alzati e muoviti, sii dinamica, impegnati nel lavorare con il corpo e smettila di fare gridare la tua mente.”
“Mi scusi, ma lei prima m’invita a sedere e a farle compagnia sotto la pioggia, poi vuole che sia dinamica? Insomma faccia pace con il cervello!”
“Smettila di lamentarti e fai.”
“Vuole che balli sotto la pioggia?”
“Potrebbe essere un modo, o magari puoi dolcemente trovare il modo per metterti in piedi facendo meno sforzo fisico possibile e poi risederti con le stesse modalità.”
(Ooook calma e sangue freddo. Mettiti in piedi e poi risiediti, tutto pur di farlo tacere. )
“Fatto.”
“Continua. Almeno un centinaio di volte e nel farlo respira.”
“Ma lei è pazzo.”
(Basta, mi siedo in silenzio e godo della pioggia. Però che palle, mi fanno male le gambe e la schiena, non riesco a stare seduta comoda. Ok forse mi alzo un po’ e provo a sgranchirmi. Si!
Ma non voglio dargliela vita, ok mi risiedo, se può farlo un nano pelato posso farlo pure io. In fondo devo solo stare seduta. Che sarà mai!
Ok! avrà un cuscino sotto! Come ci riesce!! Io sto impazzendo, sono seduta da due minuti e sembrano due anni, mi fa male la schiena e il collo, in più pure la pioggia …)
“Continui a fare troppo rumore. La tua mente e i suoi pensieri mi disturbano.”
(Non ce la posso fare!)
“Guardi se vuole vado.”
“Guarda, Se vuoi t’insegno.”
“Cosa?”
“Come rimanere semplicemente seduti comodi e sereni sotto la pioggia.”
(Bhe quasi quasi, non ho molto da fare con questo tempo.)
“Mi spieghi, come ci riesce? E’ un mago vero? E ora m’insegnerà tutti i suoi trucchi migliori.”
“No.”
“Un fachiro abituato a stare seduto sugli spilli?”
“No.”
“Un masochista?”
“No.”
“Un alieno, viene da un altro pianeta e sta pensando a come colonizzare il nostro mondo?”
“No.”
“Un insensibile nano?”
“No.”
“Un essere virtuale creato da un programmatore di videogame che si sta prendendo gioco di me?”
“No.”
“Mi arrendo. Mi dica come ci riesce.”
“Il mio essere risiede nello yoga.”
“Yoga?!! Cos’è questo yoga?”
“Un percorso di vita.
Ti porta a viaggiare con te stesso, nella tua storia, nei tuoi percorsi, nelle tue difficoltà. Un lavoro costante fatto con noi stessi, per potere raggiungere la possibilità di stare comodi e sereni in qualsiasi situazione ci venga proposta dalla vita.
Tutto viene affrontato respirandoci dentro e grazie al respiro affrontato con calma e serenità, senza lasciarsi scoraggiare da paure, dolori, malesseri, insoddisfazioni, angosce, ansie.
Con il tempo si raggiunge un tale stato di consapevolezza della propria vita che ci aiuta a potere affrontare con calma e grinta qualsiasi situazione, piacevole o meno piacevole, comoda o scomoda, sia che fuori sia una giornata di sole o che ci sia tempesta.
Si prende consapevolezza del proprio stare nella vita e la si vive attimo per attimo, istante per istante.
S’impara a sapere stare con se stessi in tutte le circostanze possibili che uno incontra lungo il cammino, compreso un cimitero in una notte piovosa in compagnia di una rumorosa virgulta.
E alla fine, lo scopo ultimo, il più alto raggiungimento che si possa ottenere…è l’unione con il divino”
(Certo che è proprio strano questo nano, mi sa che la troppa acqua gli ha annacquato il cervello.)
“Scusi ma, con il suo spacciatore di yoga ogni quanto vi incontrare qui al cimitero? No perché, magari se non costa troppo, due o tre grammi li provo, sa la crisi..”
“Impertinente chiassoso essere, lo yoga non si spaccia! Si vive!”
“Scusi ma sto yoga non ti porta a viaggiare?”
“Si .”
“Non ti aiuta a essere sereno e calmo”
“Si”
“Non ti da grinta ed energia”
“Si”
“Non ti fa vedere la vita tutta peace e love, quando in realtà fuori e dentro di te c’è la tempesta?”
“Si.”
(Lo sapevo da pure le allucinazioni)
“Non ti fa abbracciare uno stile di vita alla sturm und drang, dove il genio che è in te viene portato fuori e t’illumini per potere parlare con il tuo yorik interno?”
“Cominci a fare davvero troppo rumore adesso!”
“Lo sospettavo è sotto effetto di questo yoga e non sopporta più la mia presenza a distrarla dallo stato di beatitudine raggiunto.
Tranquillo vado, ho necessità di andare ad asciugarmi. Non so se sto yoga la rende pure impermeabile all’acqua ma io sono bagnata fin dentro le ossa.”
…
“Ah un’ultima cosa prima che vado. Non faccia troppo abuso di yoga, lo capisco che l’idea di unirsi a fare quattro chiacchiere con Dio possa allettarla, ma non mi sembra il caso di farlo troppo presto.”
“ETCIù!”
“Vede io glielo avevo detto che si sarebbe preso un malanno, chiami lo spacciatore e si faccia portare pure un’aspirina insieme allo yoga. Buonanotte”
“Dio se è vero che esisti …FULMINAMI!”
Giada Staffetta
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