Mentre sto…posso leggermi senza interruzioni.
Leggo i pensieri che arrivano con più insistenza.
Leggo i dolori del corpo.
Leggo le scomodità.
Leggo tutte le sensazioni che arrivano e vanno.
Poi, dopo questo turbinio iniziale che inizia a placarsi, leggo ciò che rimane.
Non illusioni, ma realtà.
Ciò che è.
Senza proiettare tutto verso fuori ma tornando dentro me stessa, alla radice del respiro.
Lì abbandono tutte le mie ostinazioni e mi godo il semplice respirare.
Giada Staffetta
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